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Maria Rosa

Maria Rosa



Sono stata un’infermiera innamorata del mio lavoro. Non ho mai affrontato una giornata o una notte senza sentirmi utile, grata, stanca ma consapevole dell’utilità della mia professione.

Anche quando sono diventata mamma e magari le notti erano doppiamente insonni affrontavo una nuova giornata in Cardiologia con il sorriso, e anche dopo, quando dal reparto sono passata alla gestione del personale negli uffici.

Avere la capacità di organizzare, di creare coesione, di stabilire un ordine, mi ha sempre fatta sentire al mio posto.

Nel mio posto per eccellenza. Sono convinta che quando fai qualcosa con così tanta passione e dedizione ogni giorno è un giorno in cui hai fatto qualcosa di importante per te e per gli altri.

Adesso sono una nonna da qualche anno e per abituarmi a questo nuovo cammino pieno di ore da riempire sono arrivati cinque nipotini che gravitano nella mia vita e nella mia casa riempiendola di bellezza.

Sono entrata a far parte anche di uno storico coro alpino e mi sono tenuta vivacemente impegnata.

Sono capitata in A.N.D.O.S. sentendomi un pesce fuor d’acqua, forse perché per la prima volta nella mia vita non potevo gestire nulla, mettendolo in ordine, tenendolo sotto controllo, dandogli una giusta collocazione.

Forse far parte di questo gruppo mi ha dato gli strumenti che mi mancavano in un momento di condivisione che è per ognuna di noi così diverso e particolare.

Seguo con piacere tante piccole iniziative, soprattutto quelle che riguardano gite e le camminate in mezzo alla natura che sono sempre state uno dei miei hobby preferiti. Condividere esperienze con le donne di A.N.D.O.S. ti arricchisce dentro e ogni volta ti fa riscoprire cose di tutti i giorni che avevi un po’ dimenticato.


Maria Rosa
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