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Gabriella

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Da piccola mi piaceva smontare le bambole per capire come accidenti fossero fatte. Smontare i giochi, capirne il meccanismo, immaginare che tipo di progetto ci fosse dietro all’opera compiuta. Non mi vedevo ingegnere però, avrei dovuto stare appiccicata a una scrivania tutto il giorno e io invece ero fatta di panna montata e zucchero a velo, golosa di dolci, di corse all’aperto, di salto della corda, pronta ad arrampicarsi su un albero piuttosto che rimanere chiusa dentro a quattro mura.

Ho dovuto accettare il compromesso però e finire dietro a una scrivania, rincorrere sogni che non erano miei.

Ci si abitua credo.

Ma una volta in pensione il mio regalo personale è stato un trapano e una cassetta di attrezzi per creare, finalmente!

Così mi dedico al mio hobby preferito che mi fa volare con i pensieri, mi porta in una realtà perfetta fatta di stoffa, di colori, di colla, di cose da fare e da disfare. Provarci, fino a che il risultato non mi garba. Crederci insomma, quando fai qualcosa con il tuo ingegno e il tuo estro, puoi dedicargli tutto il tempo che desideri e ripetere l’esperimento anche mille volte fino a che il risultato non è quello che più si avvicina a quello che avevi immaginato nella testa.

Con la pensione è arrivata anche la scoperta del Reiki, dentro un gruppo variopinto di belle persone con cui ho imparato a conoscere meglio me stessa. Io che non amo molto il contatto con gli altri, mi sono resa conto invece di averne bisogno.

Per caso, seguendo l’idea di un’amica, mi sono ritrovata in A.N.D.O.S.

Qui mi occupo di creare come piace fare a me, usando le mie mani, e mi rendo utile quando si organizzano mercatini, attività, e ho trovato amiche che sono diventate speciali e che fanno parte anche del mio quotidiano.


Gabriella
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